Gli attori

Gli attori istituzionali

In totale condivisione di valori, tre sono gli attori principali che hanno sottoscritto un protocollo di intesa per il progetto del Parco della Giustizia: l’Agenzia del Demanio, il Ministero della Giustizia e il Comune di Bari.

L’Agenzia del Demanio, che gestisce il sito ed è soggetto attuatore del progetto, ha intensificato negli ultimi anni la collaborazione con il Ministero della Giustizia su tutto il territorio nazionale per costruire il modello dei “Parchi della Giustizia”. L’obiettivo è quello di ottimizzare gli spazi in uso agli uffici giudiziari, attivando dei percorsi virtuosi di rigenerazione urbana. Queste strutture saranno sviluppate, sin dalla fase di progettazione, anche con lo scopo di garantire la sostenibilità ambientale, la qualità funzionale tecnica ed architettonica, la resilienza degli immobili ai cambiamenti climatici e al rischio sismico, prevedendo la riduzione delle locazioni passive, degli oneri manutentivi e dei costi di gestione.
Il modello vuole essere un progetto inclusivo, aperto alla cittadinanza che potrà godere di questi spazi finora non utilizzati all’interno del contesto urbano.

Il Ministero della Giustizia è il committente e principale finanziatore dell’intervento, il cui obiettivo prioritario è quello di unificare gli uffici giudiziari di Bari, attualmente dislocati in più sedi sul territorio comunale, ottenendo così un miglior utilizzo degli spazi e delle risorse economiche.
Con una convenzione del 2020, il Ministero della Giustizia ha affidato all’Agenzia del Demanio le funzioni di Stazione Appaltante e tutte le attività tecnico-amministrative finalizzate alla realizzazione del Parco della Giustizia di Bari presso le ex caserme “Milano” e “Capozzi”.

Il Comune di Bari è impegnato per lo sviluppo e la trasformazione del territorio attraverso un articolato piano di interventi strategici che riguardano, tra gli altri, la mobilità dolce, la riqualificazione di quartieri decentrati e degradati e la lotta al cambiamento climatico, in piena sintonia con gli scopi del progetto del Parco della Giustizia.

I tre attori hanno avviato un innovativo processo di rigenerazione urbana, coinvolgendo gli stakeholder del territorio.