Il complesso di S. Anna è ubicato nella parte più a levante della città antica, in campo Sant’Anna, Sestiere di Castello in posizione semicentrale rispetto al cuore della città antica, a poca distanza dal complesso dell’Arsenale di Venezia e dai Giardini Napoleonici o della Biennale. Il contesto è prettamente residenziale e commerciale. Si tratta di una zona ben servita dal trasporto pubblico, attrattiva dal punto di vista turistico, stante la vicinanza con le sedi espositive collegate alla Biennale di Venezia.
Si tratta di porzione di un più ampio complesso assegnato in Concessione al Comune di Venezia in forza della Legge speciale n.798 dell’84 e tornato nella disponibilità dello Stato per la porzione non riqualificata dal Comune nei termini di Legge. Il compendio si compone di tre edifici costituiti dal sagrato della ex Chiesa, porzioni di edifici attigui costituenti il Convento di Sant'Anna e una ex Infermeria. Eretti nella prima metà del XIII secolo sono rimasti invariati nelle forme pur avendo subito interventi importanti tra il 1600 e il 1700 e in particolare nel 1900 quando era in uso dalla Marina Militare. Entrato a far parte del patrimonio pubblico a seguito della soppressione degli ordini religiosi con le leggi Napoleoniche, fu adibito a collegio per cadetti della Marina, Caserma del Regio corpo della Marina e Ospedale di Marina con il Regno d'Italia. I fabbricati si sviluppano su due piani fuori terra a pianta articolata con condizioni manutentive precarie. I tetti a capriata della ex chiesa e dell'edificio ex infermeria risultano in un sufficiente stato manutentivo, mentre risulta collassato il tetto di un piccolo edificio adiacente alla chiesa. Il contesto urbano e gli stessi edifici attigui riqualificati dal Comune di Venezia sono stati adibiti ad alloggi di edilizia sociale. L'ambito urbanistico, le caratteristiche edilizie e l'importante volumetria non consentono di prospettare destinazioni diverse da quella espositiva-museale, come avvallata dal MIC nella nota prot. 10932 del 11-07-2019. L'intestazione al Demanio Pubblico dello Stato di una piccola porzione di edificio non compromette la gestione unitaria dell'immobile: resta da valutare nell'ipotesi della cessione del diritto reale l’opportunità di procedere con una sdemanializzazione.
Principalmente: espositivo-museale, culturale, direzionale, sale di ritrovo. Con funzione accessoria in aggiunta alle precedenti: residenza, ricettivo, strutture sanitarie, commerciale al minuto, artigianale.
