Federalismo demaniale: a Campobasso l’Agenzia del Demanio incontra gli Enti territoriali

Fri Apr 29 15:55:00 CEST 2016

Federalismo demaniale: a Campobasso l’Agenzia del Demanio incontra gli Enti territoriali

29 aprile 2016

Riaperti dal Milleproroghe i termini per richiedere gli immobili dello Stato con il federalismo demaniale: è con l’intento di far conoscere agli Enti territoriali le opportunità di ottenere beni da valorizzare, riqualificare e riutilizzare che l’Agenzia del Demanio, in collaborazione con ANCI, ha incontrato a Campobasso gli amministratori locali della Regione.
All’incontro sono intervenuti, oltre al Direttore regionale Abruzzo e Molise dell'Agenzia del Demanio, Edoardo Maggini, i rappresentanti di oltre venti Comuni, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione, della Comunità montana, oltre che dell’ANCI Molise.  L'Agenzia ha potuto così illustrare le procedure per richiedere online su www.agenziademanio.it, fino al 31 dicembre 2016, il passaggio di immobili di proprietà dello Stato da destinare ad attività pubbliche, sociali, istituzionali o proporli al mercato, a beneficio dei cittadini e del territorio.
L’appuntamento è stato occasione per fare il punto sui progetti già avviati con la prima fase del federalismo. In Molise dal 2013 ad oggi è stato già trasferito il 93% dei 52 beni richiesti dagli Enti, a fronte di un dato nazionale del 65% di trasferimenti conclusi. Ne sono esempio un locale commerciale a Termoli, che verrà adibito a sede degli uffici della Regione in città, generando notevoli risparmi di canoni da affitto,  la sede del Municipio e scuola elementare di Conca Casale (IS), un fabbricato residenziale a Venafro (IS), uno a Montecilfone (CB) e dei terreni agricoli a Guardialfiera (CB), da valorizzare in un’ottica di mercato. Testimonial di un esempio virtuso di riuso di beni trasferiti con il federalismo è stata il Sindaco di Riccia, Micaela Fanelli, che ha raccontato come sia stato possibile acquisire e recuperare un antico fabbricato come residenza per anziani nel borgo.
L’Agenzia ha inoltre ricordato agli amministratori che resta aperta la possibilità di ottenere il trasferimento di immobili di pregio con il Federalismo demaniale culturale, che prevede la condivisione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali di un progetto di valorizzazione e tutela. Grazie a questa opportunità sono stati richiesti e saranno preso esaminati dai Tavoli tecnici dedicati alcuni beni di pregio in Molise, tra i quali l’Area archeologica di Sepino – Altilia a Sepino (CB), l’Ex Caserma Griffini/Biblioteca comunale di Isernia, il Tempio sannitico di Ercole Quirino a Campochiaro.
Un focus è stato inoltre dedicato agli immobili nella Regione che fanno parte del progetto nazionale Valore Paese – DIMORE, dedicato alla valorizzazione dei beni di grande pregio storico-artistico, localizzati in mete turistiche e culturali affermate o potenziali che presentano una ricchezza di storia, tradizione e prodotti locali. Sono 14 i beni dei Comuni molisani nell’iniziativa dell’Agenzia, che ha l’obiettivo di promuovere l'attrazione di investimenti  privati per recuperare i beni in chiave turistico-ricettiva e culturale: Santa Maria delle Grazie di  Jelsi (CB), l’Ex Convento di San Francesco di Larino (CB), il Palazzo Ducale di Petacciato (CB), il Palazzo Rocco di Pietracatella (CB), il Complesso Piano della Corte e centro storico di  Riccia (CB), l’Ex Municipio l’Ex Scuola Media Tiberi  e l’Ex Teatro Giacchi di  Sepino (CB), il Palazzo Santa Chiara di Agnone (IS), l’Edificio Comunale Indiprete e l’Edificio Comunale Casale di Castelpetroso (IS), il Campus Hotel di Isernia (IS), il Parco archeologico Castello di Roccamandolfi (IS) e l’Ex Convento di San Francesco a Venafro.  (elf)