Un piano di rinascita per l’edilizia scolastica: il Direttore intervistato dalla rivista Techne

Wed May 06 12:04:27 CEST 2015

Un piano di rinascita per l’edilizia scolastica: il Direttore intervistato dalla rivista Techne

6 maggio 2015

Roberto Reggi è stato intervistato dalla rivista Techne sul tema della rigenerazione del patrimonio immobiliare scolastico. “Dovremo lavorare sul miglioramento degli edifici e contemporaneamente mettere in cantiere progetti distribuiti sul territorio nazionale che siano il punto di riferimento per la nuova progettazione” ha dichiarato il Direttore alla rivista.
Reggi ha evidenziato il problema del reperimento di fondi a fronte di un fabbisogno di edilizia scolastica stimato intorno ai dieci miliardi di euro e ha illustrato  i nuovi strumenti di finanziamento che si pongono accanto ai canali tradizionali, quali i fondi immobiliari che coinvolgono capitali pubblici e privati. “Esempi di nuovi fondi li stiamo sperimentando a Bologna che realizzerà cinque nuove scuole grazie a un fondo immobiliare gestito in parte da Invimit, una società di Gestione del Risparmio Pubblica, aggregando anche risorse private, fondi previdenziali e non solo”.
Reggi ha spiegato come attraverso lo strumento del fondo immobiliare il fabbricato diventa moneta di scambio. “Stiamo ragionando per creare dei fondi che sostituiscano le spese per le scuole in affitto con scuole nuove utilizzando il flusso di cassa che oggi va verso il mercato privato, dirottando verso un fondo in grado di realizzare nuove scuole”.
Il Direttore ha infine sottolineato il ruolo decisivo dell’Agenzia nell’introduzione dell’articolo 26 del decreto Sblocca Italia che, a tutti gli effetti, può essere utilizzato dai Comuni anche per l’edilizia scolastica. “L’articolo 26 dello Sblocca Italia dice che la priorità è data all’edilizia residenziale pubblica per il contrasto all’emergenza abitativa, ma se un sindaco ha già messo in atto altre iniziative al riguardo può usare il bene immobile anche per fare scuole”. Si tratta di uno strumento flessibile ed innovativo che apre la strada a nuove procedure di valorizzazione degli immobili di proprietà dello Stato, tra cui beni in uso alle Pubbliche Amministrazioni e alla Difesa, non più utili a fini istituzionali. Lo Sblocca Italia, per la prima volta, assicura che vengano attivate in tempi certi e brevi tutte le forme di accelerazione e semplificazione amministrativa per giungere alla valorizzazione urbanistica degli immobili.   

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