Firmata intesa con MiBACT e Università di Trieste, Udine e Iuav Venezia

Thu Apr 14 17:34:26 CEST 2016

L’avvio di un progetto pilota per valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico in Friuli Venezia Giulia è la finalità dei protocolli d’intesa firmati dall’Agenzia del Demanio e dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con l’Università degli Studi di Trieste, di Udine e l’Università Iuav di Venezia.

14 aprile 2016

L’avvio di un progetto pilota per valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico in Friuli Venezia Giulia è la finalità dei protocolli d’intesa firmati dall’Agenzia del Demanio e dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con l’Università degli Studi di Trieste, di Udine e l’Università Iuav di Venezia.  
Gli accordi sono stati sottoscritti dal Direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi, dal Soprintendente Belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia - MiBACT Corrado Azzollini, dal Rettore dell’Università degli Studi di Trieste Maurizio Fermeglia, dal Rettore dell’Università Iuav di Venezia Alberto Ferlenga e dal Rettore dell’Università degli Studi di Udine Alberto Felice De Toni.
Con la firma di oggi inizia un rapporto di collaborazione tra le istituzioni e il mondo della ricerca e della formazione universitaria finalizzato a promuovere lo studio e l’analisi di asset pubblici da valorizzare, senza oneri finanziari a carico dei soggetti coinvolti. I tre atenei si impegnano a fornire supporto tecnico-scientifico attraverso l’approfondimento di casi concreti e progetti di sviluppo immobiliare nell’ambito di corsi di studio, tesi di laurea, master universitari, dottorati di ricerca e stage presso le sedi della Soprintendenza, con priorità sui beni della città di Palmanova e sul Castello di Gradisca d’Isonzo già inseriti in percorsi di valorizzazione. Grazie a questo accordo gli studenti avranno la possibilità di confrontarsi con esempi reali partendo dall’analisi di immobili di particolare valore storico-architettonico di proprietà dello Stato, anche dismessi dal Ministero della difesa,  o di proprietà dei Comuni. Allo stesso tempo l’Agenzia del Demanio e il Mibact potranno accedere a una più completa documentazione storica e tecnica dei beni e usufruire di nuove ipotesi progettuali di rigenerazione urbana grazie al know how specialistico  proprio del mondo accademico.
Partirà, infine, un tavolo di coordinamento per dare piena attuazione all’attività di collaborazione e per individuare modelli efficaci di  recupero del patrimonio immobiliare pubblico della regione. (csg)

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