Lecce: al via la realizzazione del Polo della Giustizia in un terreno confiscato

Tue Feb 27 10:15:45 CET 2018

E’ stato firmato oggi a Lecce il Protocollo di Intesa per la realizzazione del “Polo della Giustizia di Lecce” che dà avvio alle attività necessarie all’accorpamento di tutti gli uffici giudiziari della città.

Hanno sottoscritto l’accordo il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, il Sindaco di Lecce Carlo Salvemini, il Direttore Regionale Puglia e Basilicata dell’Agenzia del Demanio  Vincenzo Capobianco insieme al Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche Campania, Molise, Puglia e Basilicata, agli Uffici Giudiziari di Lecce e all’Agenzia Nazionale per la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata.

L’operazione prevede che l’insieme degli uffici giudiziari civili e penali della città vengano riunificati in un unico complesso, che sarà realizzato con fondi stanziati dal Ministero della Giustizia, in un terreno  di proprietà dello Stato  di circa 3 ettari – individuato dall’Agenzia del Demanio – confiscato in via definitiva alla criminalità organizzata e che per questo motivo riveste anche un importante valore simbolico. Una piccola parte dell’area sarà utilizzata dall’Università del Salento per archivi e depositi mentre sulla restante porzione sarà edificato il complesso di uffici.

Come nel caso di precedenti accordi firmati nelle scorse settimane in varie città italiane, l’operazione punta a raggiungere molteplici obiettivi, cui contribuisce l’Agenzia nell’ambito del proprio ruolo istituzionale di un sempre migliore utilizzo del patrimonio immobiliare pubblico: raggruppare in un unico “Federal building” le varie sedi giudiziarie razionalizzando gli spazi e riducendo i costi per lo Stato in affitti passivi e al contempo offrire un servizio più efficiente ai cittadini anche attraverso la riqualificazione di parti del territorio. Una volta realizzato il polo giudiziario, infatti, si potranno rilasciare otto edifici attualmente occupati in locazione passiva permettendo così un risparmio annuo cospicuo per le casse dello Stato.