L’ Agenzia del Demanio ad Anci 2021 con transizione digitale e rigenerazione sostenibile

Tue Nov 09 10:04:11 CET 2021

L’Agenzia del Demanio partecipa alla XXXVIII Assemblea Annuale dell’Anci intitolata “Rinasce l’Italia, i Comuni al centro della nuova stagione” e che quest’anno si tiene a Parma dal 9 all’11 novembre. Il programma della Fiera prevede, come sempre, gli interventi delle massime autorità istituzionali e numerosi momenti di discussione e confronto in cui sindaci, amministratori, rappresentanti politici si ritrovano per confrontarsi e condividere esperienze, idee e progetti. Al centro del dibattito di quest’anno le principali questioni che coinvolgono i Comuni italiani, a partire dalle tematiche strategiche che riguardano la gestione delle conseguenze della pandemia e il sostegno alla ripresa economica, l’amministrazione dei  fondi del PNRR come potente motore di sviluppo del Paese, il ruolo dei Comuni nel futuro dell’Italia.

Quest’anno la fiera, circa sedicimila metri quadrati di superficie, ospita oltre 100 stand e l’Agenzia del Demanio dedica il suo spazio espositivo alle tematiche più attuali che orientano la programmazione e la pratica di rigenerazione e rifunzionalizzazione degli immobili pubblici: la transizione digitale ed ecologica. La fiera è infatti occasione per presentare il percorso di innovazione intrapreso negli ultimi anni dall’Agenzia verso la costruzione del   Patrimonio Digitale con l’adozione e l’applicazione del metodo BIM e di strumenti innovativi messi in campo, come “UpDate” una piattaforma digitale per gestire, amministrare e manutenere gli immobili che basa il suo funzionamento sulla raccolta “intelligente” dei dati, sulla loro condivisione e interoperabilità. Altro focus è sulle iniziative di riqualificazione e riuso promosse dall’Agenzia del Demanio, in sinergia con le Istituzioni e gli Enti territoriali, per massimizzare il valore dei beni, puntando ad una gestione sostenibile ed efficiente, ma anche al recupero di aree verdi e di spazi urbani non utilizzati con funzioni oggi necessarie e apprezzate dalle comunità, evitando ulteriore consumo di suolo. La rigenerazione del patrimonio pubblico quindi come dimensione in cui prendersi cura del futuro e alimentare il rinnovamento degli spazi pubblici, grazie anche alle tecnologie disponibili, in cui possano stabilizzarsi modelli di vita e di lavoro più sicuri ed evoluti, capaci di coniugare l’efficienza e la competitività con il rispetto e la salubrità dell’ambiente e delle comunità, e più in generale con il benessere sociale.

 

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