Tue Nov 12 14:07:00 CET 2024
La Torre di San Fermo a Merana (AL) e la Torre San Gerolamo a Roccaverano (AT) sono state trasferite dallo Stato alle amministrazioni comunali grazie al federalismo demaniale, lo strumento che permette agli Enti Territoriali di richiedere il trasferimento gratuito di beni immobili tutelati dal Codice dei beni culturali e del paesaggio con l’obiettivo di valorizzarli a vantaggio della collettività. Questi trasferimenti rientrano tra le attività di valorizzazione economica, sociale, culturale e ambientale del patrimonio immobiliare pubblico che l’Agenzia del Demanio sostiene, promuovendo azioni sinergiche e funzionali allo sviluppo sostenibile dei territori, anche in riferimento ai processi di transizione ecologica e digitale, in stretta collaborazione con le strutture centrali e territoriali del Ministero della Cultura.
Si è giunti alla sottoscrizione dei passaggi di proprietà a seguito della presentazione di Programmi di valorizzazione che i comuni di Merana e di Roccaverano hanno proposto all’Agenzia e al MiC, in cui sono indicate le finalità di utilizzo e la disponibilità delle risorse finanziarie per la trasformazione degli edifici, e a seguito della sottoscrizione di specifici Accordi di valorizzazione.
Nel dettaglio, il Comune di Merana intende recuperare la Torre di San Fermo e l’ambiente circostante nella prospettiva di un rilancio turistico, e quindi anche economico, della Val Bormida di Spigno, inserendo l’edificio in manifestazioni e programmi turistici e culturali provinciali e interregionali. Il programma di valorizzazione prevede infatti escursioni e visite guidate, concerti, convegni e spettacoli organizzati ai piedi della torre e l’istituzione di un premio nazionale annuale “Torre di Merana in palcoscenico”. Fondamentale per la realizzazione di questo progetto è stato l’acquisto da parte del Comune del terreno circostante, che corrisponde al perimetro del vecchio castello di cui la torre faceva parte, e la realizzazione di un’area di sosta attrezzata per accogliere i turisti ed allo stesso tempo proteggere e controllare la struttura. Il Comune ha già provveduto al restauro completo della torre grazie a suoi investimenti, a cui si sono aggiunti fondi della Regione, del Genio Civile, della Provincia di Alessandria
Per il futuro della Torre di Vengore, il Comune di Roccaverano intende sfruttare la posizione strategica dell’edificio, che rappresenta il punto focale di collegamento con le torri del territorio circostante ed è il simbolo storico e identificativo della popolazione della Langa Astigiana e della Val Bormida. Il bene ha grandi potenzialità di attrazione dei flussi turistici che potranno essere incrementati grazie alla restauro della struttura che la renderà nuovamente fruibile al pubblico. L’amministrazione si occuperà di riqualificare la passerella di attraversamento e le scale esterne, anche grazie a contributi del Ministero dell’Interno, e di potenziare le infrastrutturazione circostanti per la creare un percorso escursionistico.
L’obiettivo primario del federalismo culturale è riutilizzare i beni con nuove funzioni, in linea con più ampi progetti di rigenerazione urbana attivi sul territorio, conservando la natura di demanio pubblico e mantenendo gli immobili nell’ambito della disciplina di tutela e salvaguardia del Codice dei beni culturali e del paesaggio, e attivando una forma concreta di sussidiarietà tra lo Stato centrale e le Autonomie locali. Per saperne di più sul federalismo culturale vai alla pagina dedicata