Firenze: avviata indagine di mercato per affidare i lavori di restauro della Basilica di San Miniato al Monte

Thu Mar 28 09:49:26 CET 2024

L’intervento rientra nell’elenco delle opere finanziate dal programma europeo NextGenerationEU, con uno stanziamento di oltre tre milioni e mezzo di euro.

L’Agenzia del Demanio ha pubblicato un avviso esplorativo per affidare i lavori di messa in sicurezza sismica, comprensivi del restauro lapideo della facciata principale, della Basilica e del Campanile di San Miniato al Monte a Firenze, individuata nell’elenco delle opere da finanziare nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L’intervento è stato inserito dal Segretariato Generale del Ministero della Cultura nella misura di finanziamento 2.4 del PNRR “Messa in sicurezza antisismica dei luoghi di culto”, nell’ambito del programma europeo NextGenerationEU, per un importo complessivo di 3.630.000 euro.​

I lavori, che partiranno in autunno e avranno una durata di circa un anno, prevedono la messa in sicurezza della facciata della basilica e dei paramenti del campanile, oltre che interventi sulle coperture, il consolidamento di murature e colonne e l’installazione di un sistema di monitoraggio.

Gli operatori economici interessati a presentare la propria candidatura hanno tempo fino alle ore 13 dell’8 aprile. Tutta la documentazione è consultabile  nella sezione Gare e Aste al seguente link. 

Cenni storici

La Basilica di San Miniato è un capolavoro dell’architettura romanica toscana dell’XI secolo sito sulla collina di Monte alle Croci. Si contraddistingue per la facciata in marmi di Carrara e verde di Prato, la cui composizione classicheggiante e geometrica a intarsi marmorei bicromi ha avuto influssi nell’architettura regionale, ma anche nella codifica degli stilemi rinascimentali. L’interno è a tre navate separate da arcate su colonne. In fondo si trova il presbiterio rialzato sulla cripta e l’abside con il grande mosaico del catino. Sul presbiterio spiccano il pulpito e i plutei finemente decorati a intarsi e, sul retro, il coro ligneo. Al centro campeggia la Cappella del Crocifisso di Michelozzo. Sulla navata sinistra si apre la Cappella del Cardinale del Portogallo. Dalla navata destra si accede invece al chiostro dell’annesso monastero e alla sagrestia. Tutto il paramento è in pietra forte.​

L’origine dell’insediamento religioso è legata all’individuazione di un luogo di culto paleocristiano dedicato a Christi Miniatis. L’atto fondativo di Ildebrando (1018) conferma l’intenzione del Vescovo di rinnovare l’esistente e diroccata chiesa e di fondarvi un annesso monastero.  Miniato, il martire protocristiano fiorentino a cui venne intitolata la chiesa, sembrerebbe essere vissuto intorno al 250 d.C. e, in seguito al suo martirio, i suoi compagni l’avrebbero seppellito sul monte nei pressi della città. Tra i secoli VII e IX gli imperatori Carlo Magno, Lamberto e Ottone II elargirono donazioni a San Miniato a Monte, denominata già basilica.​

Firenze Basilica San Miniato al Monte