L’Agenzia del Demanio riceve il Premio sviluppo sostenibile 2024

Thu Nov 07 12:03:33 CET 2024

L’Agenzia esprime la propria soddisfazione per il riconoscimento ottenuto. Una prova dell’impegno nel perseguire obiettivi di sviluppo sostenibile. È il primo ente pubblico economico ad essersi dotato della Rendicontazione di sostenibilità e nei suoi interventi per la riqualificazione, rigenerazione e valorizzazione del patrimonio immobilitare dello Stato persegue i criteri ESG, inserendo nei bandi di gara indicatori di impatto.

L’Agenzia del Demanio vince il Premio Sviluppo Sostenibile 2024 istituito dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e da Italian Exhibition Group, con il patrocinio del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Giunto alla 14ma edizione, il premio è destinato a imprese, start up e amministrazioni che si siano particolarmente distinte per eco-innovazione ed efficacia dei risultati ambientali ed economici. L’Agenzia del Demanio è stata premiata tra le migliori imprese e amministrazioni nel settore dell’Edilizia green e in particolare “per gli interventi di rigenerazione architettonica e urbana ad alto contenuto innovativo, in particolare in Liguria, Lombardia e Puglia, che adottano, in maniera sinergica, soluzioni energetiche e climatiche, con inserimento del verde naturale in funzione di valorizzazione dei servizi ecosistemici alle azioni di efficienza energetica”. Questo riconoscimento dedicato al settore edile è realizzato con la partecipazione di ENEA e premia progetti, attività o servizi innovativi che utilizzino tecnologie per l’efficienza energetica e la riduzione di consumi, materiali, componenti e tecniche costruttive, che sviluppino ambienti più salubri e con un maggior grado di ecocompatibilità, adottando soluzioni che promuovano un approccio Life Cycle con soluzioni per il controllo, la riduzione e il riutilizzo idrico e la valorizzazione di risorse energetiche recuperabili sul territorio.

L’Agenzia del Demanio ha candidato tre iniziative significative: la realizzazione del Parco della Giustizia di Bari, la rifunzionalizzazione della ex caserma M.AR.DI.CHI de La Spezia e la riqualificazione dello storico edificio in Corso Monforte a Milano, sede della Direzione Regionale Lombardia dell’Agenzia.
Il Parco della Giustizia di Bari sorgerà nel quartiere Carrassi, nell’area delle ex Casermette Milano e Capozzi, su una superficie di circa 15 ettari. È un’opera che persegue una strategia di riqualificazione urbana capace di rispondere alle emergenze della comunità e creare punti di connessione grazie alla creazione di un “paesaggio nel paesaggio”, simbolico e iconico, ma allo stesso tempo dinamico e permeabile. Il progetto ha lo scopo di riunire in un unico sito le sedi dell’amministrazione giudiziaria, oggi dislocate in vari punti della città, e restituire a Bari e ai suoi abitanti un luogo per molti anni inutilizzato che diventerà un “grande parco verde” di circa 9 ettari. Il cantiere per le operazioni di demolizione si è distinto, tra l’altro, per avere raggiunto il 90,76% di recupero e riciclo delle materie inerti, per attenzione all’abbattimento delle polveri per evitarne la dispersione attraverso la nebulizzazione e per l’uso di acqua piovana per le operazioni di cantiere e per la pulizia dei veicoli per il trasporto dei materiali.  .
Il progetto di riqualificazione del compendio storico “ex caserma M.AR.DI.CHI” in Liguria prevede la realizzazione della nuova sede Provinciale dell’Agenzia delle Entrate della Spezia. In particolare, l’intervento ha previsto il recupero e il restauro dei fabbricati esistenti e la totale demolizione e ricostruzione di uno di essi. Il progetto ha riqualificato e rinnovato l’identità di un contesto urbano particolarmente importante per la città e la sua memoria, inserendosi tra i primi interventi ad alto contenuto innovativo in ambito “edilizia green” in Italia, con il 93,7% fabbisogno energetico coperto da energia da fonti rinnovabili e con oltre 4mila mq di area verde.
Infine, l’intervento di riqualificazione del palazzo storico in Corso Monforte 32, al centro di Milano, ha portato alla nascita del primo edificio pubblico interamente sostenibile. La valorizzazione ha seguito un vero e proprio programma strategico nel quale sono confluite una serie di azioni per esaltare il valore storico-architettonico del palazzo e introdurre una serie di elementi innovativi come l’efficientamento energetico attraverso l’abbandono delle fonti fossili a vantaggio di quelle rinnovabili in combinazione tra loro, tra le quali spicca il recupero di calore dalla pubblica fognatura. L’intervento inoltre ha creato aree verdi per contrastare il fenomeno dell’isola di calore e l’apertura alla comunità del piano terra con un’area ristoro, un punto informativo e spazi per il co-working.

Oltre al premio dedicato alla Edilizia green, in questa edizione 2024, sono stati assegnati premi anche per l’Economia Circolare e la Neutralità climatica e le soluzioni Nature Positive. La Commissione che ha valutato i progetti è presieduta da Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, e composta da numerosi esperti di settore.

 

Premio Rimini