L’immobile è situato nel quadrante nord-est del centro storico della città. Il contesto urbano è fortemente condizionato dalle sedi territoriali di pubbliche amministrazioni presenti, con un’ampia disponibilità di uffici e studi professionali, ed è caratterizzato dalla presenza, a distanza pedonale, della stazione ferrovaria e dei principali uffici pubblici e attrezzature cittadine.
Struttura costituita da un edificio principale a pianta rettangolare che si sviluppa su due piani fuori terra con struttura portante in muratura e copertura piana. L’ampia area scoperta pertinenziale, costituisce il vero e proprio punto di forza del fabbricato, data la scarsa disponibilità di spazi per la sosta nelle immediate vicinanze. Alla struttura principale si connette un secondo fabbricato, anch’esso a due piani, a cui si accede dall’interno del piazzale scoperto. Il compendio, dismesso dall’uso governativo del Ministero della Difesa, rientra in un ambito di trasformazione del tessuto cittadino, comprendente l’ex Chiesa delle Benedettine e l’omonimo convento (poi Caserma Pietro Cella) e la contigua ex caserma Vittorio Alfieri, ambito per il quale l’Amministrazione Comunale e l’Agenzia del Demanio hanno attivato una collaborazione istituzionale finalizzata alla rigenerazione e al riuso delle volumetrie esistenti, mediante valorizzazione urbanistica attraverso il PUVAT (Programma Unitario Valorizzazione Territoriale).
Le unità immobiliari in cui è suddiviso l’immobile sono classificate come magazzino (categoria C/2) oppure in unità collabenti e aree urbane. Trattandosi di bene vincolato, la categoria di intervento ammessa è il restauro previa autorizzazione della competente Soprintendenza (artt.160.1 - 41 del Regolamento Urbanistico Edilizio Comunale). Per le aree scoperte vale inoltre l’art.43. Recupero e Risanamento Delle Aree Libere.