L’edificio, sito nella parte bassa di Corso Vittorio Emanuele, tra piazza Marina ed il Bacino della Cala, nel mandamento Castellamare, occupa un intero isolato di forma quadrangolare, delimitato sui lati corti da corso Vittorio Emanuele e via dei Cassari e sui lati lunghi da via dei Tintori e via Porto Salvo.
L’immobile, costituito da quattro elevazioni fuori terra, sorge sulle antiche fabbriche del carcere della Vicaria costruite nella seconda metà del ‘500. Nel 1578 ebbe inizio la costruzione dell’edificio monumentale, oggi denominato Palazzo delle Finanze, per volere del viceré Marco Antonio Colonna; inizialmente previsto per gli uffici delle Regia Dogana, venne ben presto destinato a carcere della città, funzione che espletò fino al 1840. In tale anno fu affidato all’architetto Emanuele Palazzotto l’incarico di trasformare le antiche strutture in Palazzo delle Reali Finanze. L’immobile fu sede dell’Intendenza di Finanza e successivamente dell’Agenzia delle Entrate fino all’anno 2004; risulta inutilizzato a partire dalla suddetta data, in virtù della determinazione di sgombero avvenuta a seguito di consulenza specialistica sullo stato dell’immobile, da cui risultava in precarie condizioni manutentive generali e non ne consentiva un utilizzo in condizioni di adeguata sicurezza.
Possibili destinazioni: polo servizi, attività sociali, culturali, amministrativo-burocratiche compatibili.