La chiesa di Santa Maria di Betlemme si trova a Napoli in Salita Betlemme n° 12 nei vicoli del quartiere Chiaia. Attualmente inutilizzata e non più adibita a luogo di culto da decenni, è caratterizzata dalla presenza dell’attiguo complesso conventuale, di proprietà comunale, e da un tessuto urbano circostante fortemente degradato, consistente in inserimenti edilizi avulsi, rilevanti manomissioni e superfetazioni anche recenti nonostante si trovi di fatto a pochi passi dalla rinomata via dei Mille importante strada commerciale sulla quale si affacciano palazzi elegati e negozi di alta moda
La chiesa fu eretta su progetto dell'architetto Dionisio Lazzari e completata, dopo la sua morte, da Arcangelo Guglielmelli, che riparò la fabbrica dal terremoto del 1688; nel 1870 l'edificio venne manomesso e il suo aspetto originario oggi è riconoscibile solo attraverso la pianta del Duca di Noja e mediante pianta dello Schiavoni, risalente attorno al 1870. Tra il XIX ed il XX secolo il complesso venne restaurato e, oltre alla creazione di sottarchi e cappelle, fu dotato di un affresco contemporaneo raffigurante un coro ed inoltre furono realizzati ex-novo i marmi di una delle cappelle. Molto semplice è il prospetto barocco, caratterizzato da un doppio ordine di registri caratterizzati da una grande finestra e da un portale in piperno; la facciata termina con un fastigio corrispondente all'estradosso della volta.
Per la zona ove ubicato l’immobile, secondo quanto previsto dalla variante al piano regolatore generale vigente, approvata con decreto del Presidente della Giunta regionale della Campania n. 323 dell’11 giugno 2004 sono contemplati una serie di attività. L’immobile ricade nel PRG del Comune di Napoli in zona A – Insediamenti di interesse storico. Nello specifico le norme di attuazione, per la zona in questione, riportano gli interventi ammessi, così come indicati agli artt. 102 e 171 (scheda ambito n. 45 – Chiaia). Le utilizzazioni compatibili sono: attrezzature di interesse comune religiose, culturali quali auditorium in genere, sal epe rconcerti, musei, esposizioni d'arte, artigianato e altresì sedi universitarie.