Bari, nasce il murales collettivo Murà

Sat Oct 11 07:17:18 CEST 2025

Un'opera lunga 300 metri, 375 pannelli e oltre 150 mani unite dalla creatività che trasforma un cantiere in un racconto di legalità, cultura e ambiente

Un muro che non divide, ma unisce. È il cuore del progetto “Murà”, un gigantesco murales di 300 metri inaugurato oggi a Bari sul perimetro del cantiere del futuro Parco della Giustizia. Non solo street art: Murà è un’opera collettiva, simbolo di una città che sceglie l’arte per dare voce alla giustizia, all’inclusione e alla sostenibilità. Promosso dall’Agenzia del Demanio, con il Ministero della Giustizia e il Comune di Bari, Murà è una delle esperienze più coinvolgenti di arte partecipata in Italia che ha coinvolto scuole, associazioni, istituti penitenziari, comunità psichiatriche e volontari di ogni età – dagli 8 ai 91 anni – che hanno lavorato fianco a fianco per creare 375 pannelli artistici con pigmenti naturali, offerti da Keim Italia, capaci di assorbire lo smog.
“L’Agenzia del Demanio ha  fortemente voluto la realizzazione di questo progetto di street art per comunicare alla cittadinanza, con una narrazione originale, il senso dell'opera che si sta realizzando,  un Parco proiettato ai valori della Giustizia, che ospiterà la logistica della giustizia a Bari, ma sarà anche un luogo aperto alla cittadinanza, una  connessione  tra le zone più interne della città, e la Bari che si affaccia  al mare, attraverso un corridoio verde”, ha dichiarato il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme. “Con il progetto Murà, il muro da simbolo di separazione diventa simbolo di appartenenza per coloro che ci hanno lavorato appassionatamente e per i cittadini che vi riconoscono i segni di una comunità vivace. Giustizia e ambiente viaggiano sul muro nelle forme e nei colori ispirati dalla creatività dei loro interpreti, che oggi sono i veri protagonisti e che così ci hanno espresso l'amore per la verità e per il bene dell'altro”.
La direzione artistica è della street artist Chiara Capobianco, affiancata da Lorenzo Torda, che da febbraio a giugno 2025 ha coordinato i laboratori creativi. Ogni gruppo ha scelto il tema, il titolo e lo stile dell’opera e ne è nato un mosaico visivo che riflette l’identità più autentica di Bari e dei suoi cittadini. Durante l’inaugurazione, in via Falcone e Borsellino, sono state premiate anche le opere selezionate attraverso la Call for Artist indetta dall’Agenzia del Demanio: tra gli artisti professionisti vincitori, Giuseppe D’Asta, Mario Red De Gabriele, Nicolò Skolp e Mario Nardulli; tra gli emergenti, Daniela Sersale, Valentina Tanzi, Nadia Gelsomina e Davide Vavalle. Un corridoio verde tra città e mare, tra legalità e partecipazione, tra arte e responsabilità sociale: Murà non è solo un murales, ma è il volto di una nuova cittadinanza attiva che colora i muri per abbattere le distanze.

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