Venezia: estesa la concessione dell'Isola di San Giorgio

Tue Nov 18 14:54:52 CET 2025

Un nuovo capitolo per la tutela e la valorizzazione di uno dei luoghi più iconici della laguna veneziana, riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO

L’Agenzia del Demanio ha siglato oggi con la Fondazione Giorgio Cini Onlus l’atto con cui è stata estesa a 50 anni la durata della concessione di parte dell’Isola di San Giorgio Maggiore, dopo aver acquisito il parere del Ministero della Cultura. Il documento garantirà alla Fondazione di proseguire fino al 2064 la propria missione di cura, tutela e valorizzazione di questo straordinario bene dello Stato, attraverso interventi di restauro, manutenzione e organizzazione degli spazi, assicurando la continuità di un polo culturale di eccellenza a Venezia. L’atto è stato sottoscritto dal Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme e dal Presidente della Fondazione, Gianfelice Rocca

Con questa operazione – in linea con quanto già realizzato ai Giardini Reali di Venezia – l’Agenzia del Demanio applica la norma (art. 14, comma 2 bis, del D.P.R. 296/2005) che consente di estendere fino a 50 anni le concessioni di beni pubblici a enti, fondazioni e associazioni senza scopo di lucro che operano nei settori della cultura, dell’ambiente, della ricerca e del sociale. Un modello virtuoso di partnership pubblico-privato che assicura la valorizzazione del patrimonio nazionale e la sua fruizione collettiva.

Fondata nel 1951 da Vittorio Cini in memoria del figlio Giorgio, la Fondazione ha restituito vita e splendore al complesso monumentale dell’Isola di San Giorgio Maggiore – firmato, tra gli altri, da Palladio e Longhena – un tempo degradato da oltre un secolo di uso militare. Da settant’anni la Fondazione rappresenta un laboratorio internazionale di cultura e ricerca, punto d’incontro tra le più autorevoli personalità del mondo artistico, scientifico e accademico, contribuendo a fare dell’isola un luogo di dialogo e innovazione aperto alla città e al mondo.

Grazie alla firma di oggi, la storia di San Giorgio Maggiore continua nel segno della conoscenza e della responsabilità condivisa, confermando il ruolo della Fondazione come custode e promotrice di uno dei tesori più preziosi della laguna veneziana.

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