Acquistato dal Ministero della Giustizia il compendio in disuso

“Priorità per l’Agenzia del Demanio è la centralità dell’utenza, soprattutto della pubblica amministrazione e dei cittadini per una logistica e una fruizione efficiente e adeguata degli immobili dello Stato. A maggior ragione quando si tratta di un immobile restituito alla funzione di giustizia, che permea di senso di legalità il territorio e la collettività”. È quanto affermato dal Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, intervenuta oggi alla conferenza stampa sull’acquisto da parte del Ministero della Giustizia di un immobile ex Inps di Ancona, proprietà del Fondo Immobili Pubblici (FIP). “Perseguimento del bene comune, economicità e adeguatezza sono obiettivi che l’Agenzia si propone per rendere più funzionali gli edifici dello Stato, in particolare quelli in disuso da tempo”, ha aggiunto dal Verme.

L’acquisto del compendio immobiliare, che sarà destinato alla nuova sede della Corte d’Appello, della Procura della Repubblica e del Tribunale di Sorveglianza di Ancona, è stato finanziato dal Ministero della Giustizia per 5,8 milioni di euro. Si tratta di un immobile di pregio storico-artistico prospicente una delle piazze più importanti e strategiche del centro cittadino. Completato nei primi anni Cinquanta per ospitare il palazzo della previdenza sociale, l’edificio ha destinazione ad ufficio pubblico e verrà rifunzionalizzato con un investimento di circa 17 milioni di euro del dicastero di via Arenula.

Oltre al Direttore dell’Agenzia, erano presenti all’incontro con la stampa il Sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, il Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia, Andrea Del Mastro, il Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Economia, Lucia Albano, il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, il Commissario Straordinario alla Ricostruzione, Guido Castelli, il Presidente della Corte d'Appello, Luigi Catelli, il Procuratore generale della Repubblica di Ancona, Roberto Rossi, il Presidente del Tribunale di Sorveglianza, Raffaele Agostini.