Thu Jun 19 09:56:51 CEST 2025
Nel 2024 realizzati investimenti per 4,7 mld di euro: tutti gli interventi progettati senza consumo di suolo
L’Agenzia del Demanio ha pubblicato la Rendicontazione di Sostenibilità 2024 confermando il percorso di trasformazione, avviato dal 2021, per promuovere sostenibilità, innovazione e digitalizzazione nella gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato: uno strumento di trasparenza e responsabilità per contribuire agli obiettivi di sviluppo sostenibile. Nell’ambito di questo importante processo, l’Agenzia del Demanio ha scelto di avviare un graduale allineamento ai requisiti introdotti dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), recepita in Italia con il Dlgs 125/2024, ponendo le basi per una crescente armonizzazione con il nuovo quadro normativo europeo sulla sostenibilità.
“Per la prima volta abbiamo sottoposto ad asseverazione la Rendicontazione di sostenibilità dell’Agenzia, redatta su base volontaria”, sottolinea il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme. “Ciò a testimonianza dell’impegno dell’Agenzia a misurare i progressi raggiunti in termini di sostenibilità ambientale e sociale in linea con gli indirizzi del MEF. Raccontare con numeri e risultati i progetti, le iniziative e i driver della nuova visione sulla cura del patrimonio immobiliare dello Stato favorisce la partecipazione e la condivisione, accelera gli interventi avviati e alimenta comportamenti e scelte improntate alla sostenibilità, moltiplicando così gli effetti dell’impatto rigenerativo. Il nostro patrimonio immobiliare pubblico, le nostre città, hanno una storia, un’identità che deve essere valorizzata e portata alla memoria per riscoprire bellezza, creatività e capacità di innovazione.”
Nel mutato contesto post pandemico, caratterizzato da crisi climatiche, energetiche e da nuovi scenari geopolitici, l’Agenzia del Demanio è passata da una “gestione conservativa” a una “valorizzazione rigenerativa” del patrimonio immobiliare pubblico che pone al centro l’Utenza, il cittadino, le PA utilizzatrici e l’immobile pubblico come strumento di sviluppo sociale ed economico che concorre alla salvaguardia dell’ambiente e al benessere delle nostre città. Anche grazie alle opportunità che ci offre l’innovazione da applicare agli immobili pubblici in un’ottica di sostenibilità e rispetto del pianeta.
La misurazione dei risultati è affidata a un sistema di indicatori (KPI), anche in ottica ESG, coerente con gli standard internazionali. Gli indicatori, in una prima fase limitati alla valutazione dei singoli interventi edilizi, saranno progressivamente applicati per misurare gli impatti più generali prodotti dall’Agenzia attraverso i Piani città degli immobili pubblici: lo strumento adottato per pianificare in modo integrato la rifunzionalizzazione e la valorizzazione degli asset pubblici, in sinergia con le istituzioni del territorio. Al 31 marzo 2025 ne sono stati firmati 22 su tutto il territorio nazionale, che individuano sulla base delle analisi del contesto punti di forza e criticità, obiettivi e principali strategie per attuarli.
Nel 2024 gli investimenti immobiliari hanno raggiunto un valore complessivo di 4,7 miliardi di euro, con interventi che testimoniano un impegno concreto verso uno sviluppo sostenibile e rigenerativo:
• l’85% degli interventi ha riqualificato aree urbane dismesse, restituendole alla vita attiva delle comunità;
• il 57% delle operazioni ha integrato misure di resilienza e adattamento ai cambiamenti climatici;
• il 100% degli interventi è stato progettato senza consumo di nuovo suolo;
• il 42% ha adottato strategie di recupero sostenibile del territorio.