Tecnologie e competenze per la tutela del patrimonio dello Stato

Wed Dec 03 08:58:25 CET 2025

Il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme: “ll futuro è nella rete di competenze integrate che si avvalgono di tecnologia e intelligenza artificiale per orientare al meglio ogni decisione sulla gestione, valorizzazione e tutela del patrimonio pubblico”.

L’intelligenza artificiale e la tecnologia si pongono come l’opportunità del momento per far fronte a problematiche universali, come la tutela del nostro patrimonio anche ambientale, a fronte dei rischi climatici e dei fenomeni naturali estremi. Si tratta di supportare l’intelligenza umana a sviluppare modelli e soluzioni sempre più innovativi. Questa occasione può essere colta a pieno solo attraverso la rete di competenze umane che da sempre hanno costituito la frontiera dell’intelligenza collettiva. Questa è la grande innovazione: coniugare le opportunità della tecnologia con le diverse competenze anche istituzionali che analizzano i fenomeni, talvolta, sotto angolature differenti, ma nell’unico obiettivo di valorizzare e tutelare il nostro grande patrimonio ambientale e culturale.  
È quanto emerso nel workshop organizzato questa mattina dall’Agenzia del Demanio presso la GNAMC di Roma che ha ospitato rappresentanti di Istituzioni, Enti di ricerca e Università per un confronto sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie per la gestione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare e ambientale del Paese. 

“L’evoluzione degli strumenti digitali e dell’intelligenza artificiale rappresenta un fattore abilitante per affrontare la complessità del patrimonio immobiliare e naturale dello Stato, migliorandone la conoscenza, la gestione e l’accessibilità nella tutela”, ha sottolineato il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme. “Le amministrazioni pubbliche devono cogliere questa opportunità con responsabilità e visione, operare in rete e in sinergia per potenziare i risultati che derivano dall’uso di tecnologia e intelligenza artificiale. Si tratta di mettere a fattor comune dati, conoscenze e soluzioni”

Il dibattito, guidato dall’Ing. Massimo Bollati, responsabile della Direzione Transizione Digitale dell’Agenzia del Demanio, ha approfondito i temi delle tecnologie emergenti e dell’intelligenza artificiale grazie ai contributi di due panel con la presenza di Istituzioni importanti per creare quella stretta sinergia sui temi della valorizzazione e della tutela del patrimonio ambientale e immobiliare; in particolare i relatori sono stati: Giordana Castelli, responsabile del centro interdipartimentale sulla scienza delle città del CNR, Andrea Ciaramella, Professore di tecnologia dell’architettura del Politecnico di Milano, Stefania Costantini, Professoressa dell’Università dell’Aquila e la Professoressa Speranza Falciano del Gran Sasso Science Institute; sul secondo panel sono stati portati casi concreti da Vera Corbelli, Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, Maria Siclari, Direttore Generale dell’ISPRA, Fabrizio Cumo, Professore dell’Università di Roma La Sapienza, Giovanni Coppini, direttore programma Coste Globali del CMCC, Daniela Aprea, responsabile direzione infrastrutture BIM  di Italferr.

Dal mondo imprenditoriale l’architetto Filippo Cannata di Cannata&Partners ha poi illustrato esperienze di light design per valorizzare immobili storici e opere d’arte.

Guarda i video:

- Registrazione Workshop "Verso una nuova conoscenza" 3 dicembre 2025

- Verso una nuova conoscenza - Progetto di illuminazione della Basilica di Santa Maria degli Angeli

- Verso una nuova conoscenza - Esperienze di luce (Piazza del Plebiscito, Napoli)

- Verso una nuova conoscenza - Intelligenze integrate per gestione innovativa e tutela del Patrimonio

 

foto workshop
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